Come posso cucinare più velocemente ma consumare meno?
Al centro delle preoccupazioni in Francia e in Europa, il costo dell'energia è un tema davvero scottante.
In questo articolo vi spiegheremo perché e come il vostro forno consuma più o meno energia di un altro, quali sono le idee sbagliate più comuni e come scegliere il forno giusto.
Cosa dovete capire: un forno a bassa potenza non consuma meno energia di uno più potente.
COME FUNZIONA UN FORNO?
Il funzionamento di un forno è relativamente semplice:
Un comando indica a un elemento riscaldante di riscaldarsi a una determinata temperatura. Questo calore, contenuto nella camera di cottura, permette all'impasto di cuocere in splendidi pani, pizze o dolci.
3 fasi:
- Una fase di riscaldamento (per raggiungere la temperatura impostata) - Tempo di preriscaldamento
- Una fase di cottura - Tempo utile
- Fasi di attesa (che devono essere ridotte) - Spreco di energia
Le fasi di attesa corrispondono ai forni che si riscaldano senza carico. Durante questa fase, il forno consuma energia per mantenere la temperatura richiesta. Questa fase può durare dal 30% al 75% del tempo di funzionamento del forno.
C'è una perdita di calore?
Sì, ed è inevitabile. Non solo nei nostri forni, ma in tutti i forni presenti sul mercato.
La prima causa: le finestre (trattate o meno) di tutti i forni sono una delle principali cause di perdita di calore (40% delle perdite).
La seconda causa è l'isolamento. Ogni giorno i nostri team lavorano per trovare l'isolamento migliore, quello che impedisce la maggior perdita di calore possibile. L'isolamento dipende da due fattori: il materiale utilizzato e il suo spessore (70 kg/m3 e 150 mm per i forni Pavailler).
Abbiamo scelto di dotare i nostri forni di uno dei migliori isolanti disponibili oggi sul mercato: la lana di roccia. Di conseguenza, i nostri forni sono tra i meglio isolati sul mercato e quindi i più economici.
Come funziona un resistore?
È un dispositivo che trasforma l'energia elettrica in energia termica per effetto Joule. A differenza di un motore elettrico, ad esempio, che converte l'energia elettrica in energia meccanica (rotazione), dissipa parte di questa energia sotto forma di calore. Questo fenomeno si chiama efficienza.
Dans le cas de la résistance, c'est cette chaleur qui est recherchée et qui fait que son rendement est de 100%, quelque soit sa conception (céramique, inox, blindée, renforcée, cuiracée, système triac, etc.), tout réside dans sa régulation (Easy Touch sur nos fours).
QUAL È LA SCELTA GIUSTA?
Riscaldare di più per un periodo più breve o riscaldare di meno per un periodo più lungo?
Se si osservano tutti i diagrammi, un forno con resistenze potenti raggiungerà più rapidamente la temperatura impostata.
Una volta raggiunta la temperatura impostata, l'elemento riscaldante si spegne. Il calore diminuisce di qualche grado (a causa delle inevitabili perdite), poi le resistenze si riaccendono fino a raggiungere la temperatura desiderata, e così via.
Al contrario, un forno con elementi riscaldanti più deboli impiegherà più tempo per raggiungere la temperatura impostata. Richiede meno potenza (potenza collegata al contatore (kW ≠ kWh)), ma questa potenza non gli consente di riscaldarsi rapidamente.
Riscaldandosi più rapidamente, gli elementi riscaldanti funzionano per meno tempo, si disperde meno calore e si consuma meno energia (elettricità), con conseguente riduzione della bolletta.
Come posso ridurre la mia bolletta elettrica?
Sappiamo che il "tempo utile" è il tempo necessario per cuocere il pane. È quindi impossibile modificare questa variabile.
Il tempo di preriscaldamento dipende dalla struttura del forno: elementi riscaldanti potenti, isolamento efficiente, ecc.
È quindi necessario scegliere un forno ben isolato, con elementi riscaldanti sufficientemente potenti per la capacità del forno.
Infine, il tempo di "spreco" può essere notevolmente ridotto. Basta spegnere il forno dopo ogni utilizzo. La temperatura scenderà (circa 25° all'ora), ma l'energia necessaria per riportarla su è sempre inferiore a quella risparmiata.
💡 Un forno consuma meno energia se viene spento (anche per pochi minuti) e poi torna a temperatura, piuttosto che se rimane acceso continuamente durante il riscaldamento.
Il design del forno e lo sforzo del panettiere per spegnerlo potrebbero aumentare il tempo utile dal 25% al 75% e, soprattutto, ridurre gli sprechi dal 55%* al 10%.
*Secondo uno studio condotto sui forni installati nelle panetterie.
Scoprite i nostri consigli per consumare meno:
Informazioni aggiuntive:
Come si può ottimizzare l'uso del forno per consumare di meno e per consumare di più?
FAQ
1. Che cos'è un forno "potente"?
Innanzitutto, bisogna capire che un forno potente per un artigiano locale non è la stessa cosa di un forno potente per un panificio che produce per diversi punti vendita.
Per adattarsi alla vostra produzione, avete scelto un forno di una certa dimensione (per m²). Un forno potente può essere misurato in kW/m² o anche in capacità di cottura per m²: kg di pane/m²/h.
Alla Pavailler, un OPALE TOUCH☀️☀️☀️ può cuocere 18 kg/m²/h, il miglior valore sul mercato.
2. Devo spegnere il forno tra due infornate, anche se non lo uso per 30 minuti?
Sì, è essenziale! Spegnendo il forno si evita di sprecare energia e quindi si riduce il consumo energetico (la bolletta).
3. A cosa serve la modalità Eco del mio forno a piani?
La modalità Eco consente di dare priorità ai piani che non sono in modalità "eco". La modalità Eco equivale a utilizzare il piano normalmente, mentre gli altri vengono potenziati.
4. Perché non vedo alcuna differenza sul contatore Linky quando il mio forno è in modalità Eco?
È normale. La potenza utilizzata è sempre la stessa, l'isolamento è sempre lo stesso, quindi il consumo è identico.
La modalità eco dei nostri forni a piani ci permette di dare priorità ai piani che non hanno questa modalità attiva. I piani in cui questa modalità non è attiva vengono "potenziati", mentre quelli in modalità eco funzionano normalmente.